YOGA & AYURVEDA Ciclo di Seminari – 25 Gennaio-14 Marzo-23 Maggio 2020

25 Gennaio LE VIE DEL CUORE — Yoga e Ayurveda

Primo seminario di un ciclo di tre incontri dedicati al cuore quale organo vitale e sede di coscienza secondo la cultura tradizionale indiana.
Il lavoro di quest’anno sarà dedicato al cuore, inteso come centro essenziale del nostro essere e come pompa fisiologica ed energetica del nostro sistema mente- corpo.

Sono questi infatti i significati della parola sanscrita “HRDAYA” che vuol dire cuore e ha un’etimologia che ne descrive chiaramente la funzione:
Hṛ infatti deriva da Harati che significa “ricevere”, Da viene da Dadāti che significa “dare”, mentre Yā indica “muovere”, “andare” “circolare” definendo quindi nell’insieme la funzione di cuore come pompa in grado di dare, ricevere e far circolare sangue .
Il cuore non è solo l’organo della circolazione sanguigna. Hridaya significa anche ‘questo è il centro’. Perciò è un sinonimo del Sé.

Già negli antichi testi ayurvedici ” Il corpo che ha sei parti, l’intelletto, gli organi di senso,(i cinque oggetti dei sensi), il sé con le sue qualità, la mente e gli oggetti della mente risiedono tutti nel cuore.”

” il cuore è considerato dagli esperti come il fondamento di quelle entità, così come la trave centrale della casa è considerata il sostegno delle altre travi.”

ll primo seminario sarà dedicato agli aspetti fisiologici del cuore come organo della circolazione sanguigna. Durante l’incontro si sperimenterà come il dosha vata – principio del movimento – presiede a tale funzione. La pratica yoga e l’autotrattamento ayurvedico proposti avranno quindi l’obiettivo di armonizzare questi aspetti legati alla fisiologia del cuore.

“Vasto come questo spazio esterno è il minuscolo spazio dentro al nostro cuore: in esso si trovano il cielo e la terra, il fuoco e l’aria, il sole e la luna, la luce che illumina e le costellazioni, qualunque cosa quaggiù vi appartenga e tutto ciò che non vi appartiene, tutto questo è raccolto in quel minuscolo spazio dentro al vostro cuore”. Chandogya Upanishad

Insegnanti
ARIANNA SBARRA terapista ayurvedica, diplomata presso la scuola quadriennale Ayurvedic Point di Milano, ha approfondito le sue conoscenze con numerosi seminari monotematici e un viaggio studio in Kerala – India.

PATRIZIA GIRARD da più di trent’anni praticante, studente e insegnante di Yoga (formazione: Yoga Sadhana Ashram, Satyananda, Viniyoga) di meditazione (insegnamenti di Thich Nhat Hahn e tradizione vedanta)) e praticante Feldenkrais (insegnante Raffaele Rambaldi)

Per info, costi e prenotazioni:
081/0662460 (dalle 17 alle 21) — 3349957337
3337758104 (Patrizia, insegnante di Yoga)
3287358014 (Arianna, terapista ayurvedica)

11 Gennaio YOGA NIDRA – Abitare lo Spazio del Cuore –

YOGA NIDRA Abitare lo Spazio del Cuore 


Sabato 11 Gennaio dalle ore 16 alle ore 18.30  Associazione Mindful Psicologia e Discipline del Benessere

Vi siete mai trovati in uno stato di grande stress psicofisico, con il corpo stanco e la mente in continuo movimento? Uno stato in cui il sonno fa fatica ad arrivare e, quando arriva, è discontinuo, leggero, con frequenti interruzioni? Vi sentite immersi nelle preoccupazioni e faticate a prendere decisioni difficili e importanti?
Oppure vi ritrovate a desiderare sempre più spesso di mollare tutto e partire per un’isola deserta? O volete raggiungere uno stato evolutivo che vi sembra sempre più lontano?
Avete, insomma, bisogno di trovare un vero rilassamento?
Se avete risposto di sì, forse è arrivato il momento di provare lo yoga del sonno profondo o Yoga Nidra (in sanscrito nidra significa “sonno”), un metodo sistematico per indurre un completo rilassamento fisico, mentale e emozionale
.
Da dove arriva lo Yoga Nidra?


Questa speciale via dello yoga è stata sviluppata da un maestro indiano contemporaneo, Swami Satyananda Paramahansa, prolifico autore di testi preziosi che parlano di yoga, ma anche di scienza.
Satyananda ha elaborato lo Yoga Nidra da un’antica pratica tantrica, chiamata nyasa (letteralmente significa “mettere o portare la mente su di un punto”), il cui obiettivo è infondere una consapevolezza molto elevata nelle varie parti del corpo, attraverso rituali tantrici.
Lo Yoga Nidra permette di ottenere gli stessi benefici della pratica nyasa, a chiunque, in modo più semplice e immediato.

Come si pratica lo Yoga Nidra?


Per praticare questa forma di yoga non c’è bisogno di assumere posture complicate: ci si sdraia a terra su un materassino o un tappetino, a occhi chiusi, in quella che viene chiamata comunemente la posizione del cadavere o Shavasana, in un ambiente tranquillo, lontano dalle interferenze esterne che possono disturbare la pratica.
Rimanendo in questa posizione si viene guidati dalla voce dell’insegnante (si può anche usare una registrazione fatta da se stessi, o acquistata) in una visualizzazione, un’esperienza profonda a vari livelli dell’essere.
Il potere delle visualizzazioni
Swami Satyananda Paramahansa ha creato diverse visualizzazioni, tutte con una struttura simile, ma che variano per tempo, elementi di focalizzazione, simboli.
Di fondo, tutte le visualizzazioni hanno il potere di condurre il praticante in uno stato tra il sonno e la veglia, in un contatto speciale con la dimensione subconscia e inconscia della sua mente.
La mente si allontana dagli stimoli sensoriali, si distacca dalle esperienze esteriori e si rivolge verso l’interno: ciò la rende potente e le permette di essere concentrata e direzionata – ad esempio per migliorare la memoria.

Sankalpa: il seme del cambiamento


Durante la pratica dello Yoga Nidra, quando la mente è particolarmente ricettiva e sensibile, si ha la possibilità di infondere nel subconscio una breve affermazione positiva, che in sanscrito viene chiamata sankalpa (proposito o risoluzione).
Il sankalpa è come un seme per un cambiamento positivo della propria vita, che nel tempo può generare una riformulazione della propria personalità, una ridefinizione degli scopi della propria vita.
Il sankalpa avviene all’inizio e alla fine della pratica dello Yoga Nidra: all’inizio equivale a piantare il seme, in chiusura a innaffiarlo.
Si tratta di un mezzo potente ed efficace: si dice che qualsiasi cosa può fallire nella vita, ma non il sankalpa formulato durante lo Yoga Nidra. Per avere successo il sankalpa va formulato con forza di volontà e consapevolezza di ciò che davvero si vuole.
La risoluzione dovrebbe essere utilizzata per fini elevati, come il raggiungimento della propria realizzazione, ma può essere utilizzata anche per scopi terapeutici. Il sankalpa va scelto con molta cura: le parole devono essere molto precise e chiare, o non penetreranno nella mente subcosciente.

Lo Yoga Nidra: uno strumento terapeutico


Durante questa rilassante pratica si appare addormentati, ma in realtà la coscienza lavora ad un livello di consapevolezza più profondo. Fin da subito il praticante inizia a percepire una profonda sensazione di relax, ma gli effetti su tutto l’organismo sono numerosi: tra i più importanti, un rallentamento di tutto il metabolismo, attestato da un ridotto consumo di ossigeno, dalla diminuzione delle pulsazioni cardiache e dall’aumento dell’attività delle onde alfa del cervello. Una sola ora di Yoga Nidra equivale a quattro ore di sonno naturale.
Lo Yoga Nidra è una pratica ideale anche per molte condizioni patologiche, acute o croniche. Per esempio, si è dimostrato efficace per le cardiopatie, la pressione alta, l’asma e il diabete, per chi soffre di problemi digestivi, nelle condizioni degenerative croniche come artrite, tosse e raffreddori. Come utile strumento per gestire condizioni di stress di ogni tipo.

Il programma prevede una breve pratica di scioglimento e percezione del corpo e poi un lungo rilassamento.

Indossare abiti comodi e portare una copertina

Patrizia Girard da trent’anni praticante, studente e insegnante di Yoga (formazione: Yoga Sadhana Ashram, Satyananda, Viniyoga) e di meditazione Zen (insegnamenti di Thich Nhat Hahn)

Per info, costi e prenotazioni
081 0662460 dalle 16.30 in poi
334 9957337 (Associazione Mindful)
333 7758104 (Patrizia)